Siem Reap, lago Tonlé Sap e il villaggio galleggiante

Secondo giorno a Siem Reap, dopo la visita al sito di Angkor patrimonio dell’Unesco di ieri e un giro tra il night market e Pub Street.

Pick-up stamattina alle 8 per il tour intorno al lago di Tonlé Sap con visita al villaggio galleggiante di Kampong phluk e alla foresta di mangrovie. 

Il tour costa 18$ ma se siete più di una persona riuscite a contrattare. Noi l’abbiamo pagato 15$ (sono sempre con la coppia di ragazzi romani con cui ieri abbiamo fatto il giro dei templi in tuk tuk)

Mezz’oretta per arrivare al lago, si salpa in barca e si arriva al villaggio galleggiante.

Nella stagione delle piogge è secco fino a settembre, poi viene sommerso dall’acqua. 

Considerate che il livello del Tonlé Sap varia da una profondità di 3 metri a una di 15, e che durante la stagione delle piogge è il più grande di tutta l’Asia. Sembra un mare. Marrone. Ma un mare. 

Dopo un giro nel villaggio, compresa la visita alle scuole primarie, si salpa vedo la foresta. Qui si può fare un giro tra le mangrovie per 5$ su una barca da due: io e Beppe abbiamo fatto coppia anche in questo caso è la barca è solo per noi. 

Ci tenevo a vederlo perché è caratteristico ed in effetti è molto carina l’ambientazione… e considerando che non c’è altro modo se non i tour organizzati perché andare in autonomia costa più de doppio… ma francamente, è veramente qualcosa di preconfezionato per turisti. Ah, questa città è l’unica che ho scoperto per ora essere piena di Italiani. 

Insomma, felice di andare verso mete diverse, avevo pianificato il mare ma pare che faccia schifo il tempo sulla costa quindi ho optato per Kampot, una località fluviale in cui ho trovato una Guest House creata da due Austaliani che è un parco acquatico sul fiume. A 8 km dalla città. Si chiama Arcadia.

Poi vedró il da farsi secondo il meteo.

Stanotte mi aspettano 10 ore di bus fino a Sihanoukville, 2 fino a Kampot e trovare poi un modo per arrivare lì. 

Ce la farò?

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