Shybuya Hikarie, un piano di Pasticcerie tra Giappone e occidente
Fermata Yamanote Shibuya, esattamente dalla parte opposta alla statua di Hachiko e del famosissimo incrocio che è uno dei più trafficati del mondo.
Siamo al secondo piano interrato del centro commerciale Hikarie, il B2F.
Il panorama è la pasticceria, in particolare quella giapponese che si fonde con quella francese.
Il primo all’ingresso è il corner di Joel Robuchon, in cui assaggiamo un croissant con le mandorle e un lievitato salato con edamame e pancetta.
Poi si prosegue in un panorama di qualche boulangerie, locale e non, e si arriva al corner giapponese. Non ci è dato nemmeno sapere come si chiamano i pasticceri perchè anche i loro nomi sono scritti con gli ideogrami senza traduzione. Ci sono i dolcetti tipo quelli di cui vi ho parlato nello scorso articolo, ma anche molte altre cose. Di cui trovate qui sotto un po’ di foto.
Molto buono e molto curioso è uno shop che vende solamente barrette di riso soffiato per tutti i gusti, con packaging di carta molto curati e colorati. Noi abbiamo assaggiato quello con anarcardi e arachidi.
C’è ovviamente anche un corner francese…diciamo che passando per Saddaharu Aoki è come trovarsi con un piede in Francia e uno in Giappone, quindi facciamo colazione con il Tokyo Macaron Yaki, che ha presentato al Salon du chocolat 2015.
Si tratta di un impasto al thè matcha che racchiude una sorta di tortino al cioccolato dal cuore morbido, ovviamente servito caldo. A me è piaciuto tantissimo.
Incontriamo poi Pierre Hermé, dove non ci lasciamo scappare il macaron infiniment vanille, anche se devo ammettere che non è come quello mangiato nella sua boutique parigina. Proseguiamo con Marcolini, Libertable, che ha un mont blanc stupendo e altre piccole perle che potete vedere sfogliando la galleria.
Insomma, io vi consiglio di farci un salto, ma tenete presente che apre alle 10, quindi non svegliatevi troppo presto rischiando poi di trovare chiuso. Esattamente come abbiamo fatto noi la prima volta.