Parentesi dolce in Versilia

Nella patria del carnevale si parla di dolci.

Una famiglia e una pasticceria. Una passione che portano avanti ogni giorno con l’entusiasmo di sempre.

E io sono felice di poter dare voce a queste realtà che nel silenzio inseguono il loro piccolo grande sogno.

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Parentesi dolce in Versilia

Siamo in Versilia, al Lido di Camaiore. Questo paese ha il doppio volto di meta turistica e affollata durante l’estate, con le sue viottole imballate dalla gente abbronzata e in vacanza, e di paesino tranquillo e silenzioso che si affaccia sul mare d’inverno. Nonostante l’exploit estivo, la vita non si ferma nei mesi invernali e anzi, ci dà la possibilità di passeggiare sul lungo mare respirando in tranquillità il profumo dell’aria salmastra e di lasciare la frenesia nelle città grigie e rumorose in cui siamo costretti a vivere ogni giorno.

Percorriamo la strada principale, la via Aurelia, che collega il Lido con Viareggio e Forte dei Marmi e ci fermiamo al 155, attirati da due ampie vetrate illuminate che lasciano intravedere il luminoso locale racchiuso al loro interno.

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Entriamo nella Pasticceria Futura. Per chi non è della zona, lo spiccato accento toscano di chi ci saluta si nota subito, e ci mette di buon umore prima ancora di osservare il banco della pasticceria. Lo sguardo è catturato dai prodotti, accuratamente posizionati nella vetrina lunga quasi due terzi del negozio. Notiamo il vasto assortimento di mignon e alcune torte che ci racconteranno essere intramontabili, sulla cresta dell’onda anche a ferragosto, come la Sacher, la torta pere cioccolato e noci e la tradizionale torta della nonna. Non manca poi il reparto salato, dove spiccano pizzette, focacce di kamut e focaccine intergrali. Tantomeno le torte che su ordinazione Roberto prepara “à la minute”, per preservarne al meglio i sapori e le caratteristiche sensoriali, come la millefoglie, la Saint Honore e la Croque en bouche.

A continuazione della vetrina troviamo il bancone del bar con i clienti intenti ad assaggiare le brioches e le paste di sfoglia, mentre Serena, Alessandro e Marco lavorano frenetici affichè tutto sia perfetto.

Cattura poi la nostra attenzione la splendida cantina a vista, un cella a temperatura controllata totalmente in vetro che racchiude vini di ogni denominazione e provenienza, e che scopriremo essere la passione di Cristina, diplomata AIS nel 2005, che ha trasmesso la sua passione ai baristi Serena e Alessandro, diventati anche loro sommelier.

Ma cominciamo dagli albori… Roberto e Cristina, lui pasticcere e lei impiegata, decidono nel 1984, subito dopo essersi sposati, di aprire un piccolo negozio in una frazione di Massarosa (LU). La prima sede della Pasticceria Futura era poco più di un laboratorio con vendita, ma con l’arrivo della figlia Sara e il lavoro che aumentava di giorno in giorno, dopo tredici anni decidono di spostarsi nella vicina Lido di Camaiore, ampliando la propria offerta anche con anche il reparto gelateria e l’introduzione della lavorazione del cioccolato, tutto rigorosamente artigianale. Non ancora soddisfatti, dopo altri tredici anni decidono di rinnovare la propria immagine e di ampliarsi ulteriormente trasferendosi in quella che oggi è la Pasticceria Futura. L’ingrandimento non è solo questione di spazio: aumenta il lavoro, aumenta la famiglia con la nascita di Gregorio e conseguito il diploma, entra nell’attività anche Sara. Oltre la cura del negozio e dell’aiuto in laboratorio, a lei viene affidato in toto il reparto cioccolato, sia per la produzione di praline sia per i simpatici soggetti che, a grande richiesta, sono pensati per il Natale per la Pasqua.

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La Pasticceria Futura, il cui logo è rappresentato dalla sagoma dei grattacieli newyorchesi, fucsia su sfondo nero, apre i propri battenti la mattina alle sei. Il primo a entrare in laboratorio è Daniele che si dedica alla cottura dei lievitati e alle altre preparazioni insieme a Roberto e Cristina. Sara si dedica al negozio e i baristi preparano senza sosta caffè e cappuccini. Durante il periodo estivo, la pasticceria è murata di curiosi e di golosi che si addentrano a fare colazione o portarsi via un piccolo sfizio per la faticosa giornata da spiaggia, mente d’inverno cambia la clientela, ma la pasticceria rimane punto fisso della zona per l’alta qualità e artigianalità dei prodotti proposti.

È senza dubbio quella che può definirsi un’attività familiare. La pasticceria non è semplicemente il lavoro in cui trascorrere troppe ore durante la giornata, ma il progetto creato con le proprie forze e la più totale convinzione. Che fanno crescere di giorno in giorno nel rispetto del loro motto, “tradizione nei sapori e innovazione delle tecniche”, e che sempre cercano di rinnovare con qualche nuovo spunto, bello e buono.

Perché per Sara, Roberto e Cristina, la loro pasticceria è un po’ come casa, che costa sì tanta fatica, ma che regala altrettante soddisfazioni.”

(Pubblicato su Pasticceria Internazionale 265)

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