DolceSalato: a colazione da Gabriele Spinelli
A pochi chilometri da Bologna, passando per stradine che profumano di verde si arriva a Pian di Macina, una frazione di Pianoro. Un paesino sui colli, dove l’aria è fresca e sa di pulito.
Vivo in queste zone da tre anni ormai e ancora non eravamo riusciti a venire, come giustamente ci fa notare Gabriele.
Ma oggi eccoci qui, da DolceSalato in via Garganelli 13. L’atmosfera è stupenda: tutto il locale è avvolto da una luce soffusa e dai muri in pietra a vista che ricordano quasi una sala d’altri tempi arredata in uno stile moderno ma caldo. Il bancone della caffetteria è illuminato a led, con una proposta di lievitati da fare invidia a molti. E che ovviamente noi abbiamo assaggiato senza farci pregare, affatto.
Da dieci tutte e quattro: l’integrale al miele, la treccia all’uvetta, quella con crema pasticcera e il croissant salato.
Ci raggiunge poi al tavolo per quattro chiacchiere e ci porta un “caffè come lo prende Lele”, ossia con uno sbuffo di crema pasticcera aromatizzata al limone, quattro mignon e un frollino alle arachidi salate e cioccolato di cui avrei potuto mangiarne un tir.
Con la pancia piena e piacevolmente storditi dalla glicemia lo salutiamo, ci facciamo un selfie ignorante come è giusto che sia tra amici e colleghi e con un sorriso a seimila denti torniamo verso casa con il suo “fuoristagione alle albicocche” (un panettone che vende tutto l’anno) e il suo libro.
Buona domenica a noi, a lui, a voi.
Per quanto possibile. Anche in questa giornata che piega gran parte dell’Italia in ginocchio, in cui per tutto il resto, ci sentiamo piccole noccioline sotto le zampe di un elefante contro cui non abbiamo nessuna possibilità.