Siem Reap – Un giornata tra i templi e l’Angkor Wat
Arrivata in Cambogia, dopo essere passata da Thailandia e Laos, a Siem Reap, dalle 4000 isole del Laos, precisamente da Don Det, piccola isola hippie in mezzo al Mekong.
L’ingresso in Cambogia è un po’ lungo ma per nulla complicato, il viaggio un po’ della speranza ma in qualsiasi posto sud del Laos trovate le info necessarie senza nessuna difficolta.
Partenza la mattina alle 8 da Don det, e dopo una barca e tre mini van si arriva a Siem Reap in Cambogia verso le 7 di sera. Loro guidano come matti ma la strada è nuova.
Passare dalla quiete pacata dell’isola dove ragnava fango e silenzio alla caoticità del turismo di Siem Reap è stato allucinante, ma per visitare il complesso di Angkor fatto da seimila templi tra cui spicc ail famoso Ankor Wat e quello che ho preferito, il Bayon, passare di qui è tappa obbligata. Se poi cercate feste in discoteca, cibo occidentale e souvenir di ogni genere, è il posto giusto.
Personalmente ho optato per mangiare lungo il fiume un piatto da una bancarella con un ragazzo che aveva anche il cappello da cuoco e che mi ha preparato un piatto kmer buonissimo per la modica cifra di due dollari.
Per la visita all’Angkor Wat and Co. ci sono più possibilità. Innanzi tutto va deciso il numero di giornate: una, tre o sette. Io opto per una perchè dopo un po’ (blasfemia delle blasfemie) i templi mi sembrano tutti uguali… Sicuramente prenotare un tour organizzato, ma se posso li evito come la peste.
Sul viaggio della speranza di ieri ho conosciuto una coppia romana, i due secondi italiani che incontro nel viaggio, è incredibilmente meraviglioso, ma ce ne sono pochissimi. e decidiamo di organizzarci per i fatti nostri prenotando un tuk tuk per farci fare il giro secondo i nostri tempi.
Partenza h.4.30 per vedere l’alba, non all’Angkor Wat perchè è pieno di gente ma su una collinetta con un piccolo tempio da cui al’Angkor si vede dall’alto. Ottima scelta, peccato per le nuvole che fanno vedere quasi nulla…
Prima ci si ferma per fare il biglietto: 37$ per la giornata in cui si visita il primo anello (ce ne sono tre)
Dopo la collina ci dirigiamo all’Angkor Wat, che nel frattempo si è svuotato di quelli che hanno cercato di vedere l’alba e non ancora riempito dei turisti che partono con i gruppi più tardi: il risultato è che lo vediamo quasi vuoto. Ottima scelta.
Molto imponente, gigante, vasto, enorme, e suggestivo, ma a mio parere il tempio più bello è quello che visitiamo per secondo: il Bayon. Per dirla grezza, è il tempio delle facce, e a me ha trasmesso una sensazione di pace e di allegria.
Si passa poi al tempio nella foresta appena sopra il Bayon, a quello dove hanno girato Tomb Rider, altri due di cui non ricordo il nome e il Ta Prohm in cui potete salire la scalinata improbabile e raggiungere una bella altezza per uno scatto mozzafiato.
Abbiamo terminato il giro per circa la mezza, senza correre e senza essere troppo lunghi. A meno che non siate super appassionati credo che sia sufficiente, ma se non è abbastanza, potete proseguire la visita nel giorni successivi.
Domani noi facciamo la gita verso il lago Tonlé Sap, e poi io parto in bus in direzione sud della Cambogia. Non vedo l’ora, ho prenotato un ostello assurdo su un fiume… ma non svelo oltre.