A cena con Christophe Michalak
Ti invitano a questa cena facendoti una sorpresa e ci rimani totalmente e piacevolmente di stucco.
Così tanto che quando arrivi in Hangar78 insieme a Naausica, per l’aperitivo, tutte colorate come sempre, e inizi a chiacchierare con nonchalanche con gli altri invitati, a un certo punto Rita te lo presenta e tutto il francese che pensi di sapere va a farsi benedire insieme alle parole di cui credevi di avere padronanza. Ma va bene così, i successivi venti minuti sono stati impiegati per trovare il coraggio di chiedergli un selfie. E ovviamente, dalla faccia tosta che abbiamo, ci avrà bollate come stalker di prima categoria. Di quelle pericolose, insomma.
Ma infondo, è davvero un problema? Assolutamente no.
Ci trasferiamo per la cena, e nel viaggio siamo insieme a Pinella, con cui non si può che parlare della passione che ci unisce.
Arrivati a destinazione siamo sulla terrazza dell’hotel Biri di Padova, dove pochi tavoli ci attendono, per un totale di circa 30 coperti e la musica di sottofndo messa in diretta dalla dj. Finalmente otteniamo il nostro selfie, oltre ai quattordicimila che ci facciamo noi due, e diamo il via alle foto stupide.
Poi è ora della cena.
Un entrée, quattro portate e il buffet dei dolci firmato d&g patisserie.
Buonissimo tutto, e curiosissimo l’bbinamento del risotto. Superbi i dolci.
Dopo tante foto stupide e non, è l’ora di tornare a casa. Oggi c’era anche il suo corso, ma non mi sono potuta fermare, e mi sarei data una zappata sui piedi per essermi dimenticata i suoi libri da autografare a casa. Ma va bene così, vuol dire che sarà un arrivederci. E in effetti, senza dubbio.
